Qualche dato sulle fanterie napoleoniche

Le velocità di marcia del periodo variano tremendamente a seconda delle necessità, tanto che sarebbe da chiedersi se abbia un senso cercare di estrapolare regole generali.Ciò premesso ragionevoli medie di marcia possono essere considerate le seguenti:
km all’ora Kilometri al giorno
MARCIA NORMALE da 3 a 4 da 20 a 30
MARCIA FORZATA 5 da 30 a 50
MARCIA DISPERATA da 5 a 6,5 da 40 a 60
Von Clausewitz sostiene che 25 kilometri al giorno erano considerati una normale giornata di marcia e stima che una divisione di 8.000 uomini avrebbe impiegato dalle 8 alle 10 ore a percorrere questo tragitto su terreno pianeggiante e su strade normali, mentre ne avrebbe impiegate dalle 10 alle 12 in montagna. Una marcia forzata di 40 kilometri avrebbe richiesto alla stessa divisione di 8.000 uomini circa 16 ore su strade buone. Le unità non marciavano ogni giorno, ma intercalavano giornate di riposo a giornate di marcia, e così un corpo di più divisioni difficilmente poteva percorrere in una settimana distanze maggiori a 110-120 kilometri a settimana: con la notevole eccezione del III corpo di Davout che, alla vigilia della battaglia di Austerlitz, coprì i 120 km. tra Vienna e Austerlitz in 50 ore. Forze piccole potevano percorrere più kilometri di quelle grandi a causa della lunghezza delle colonne. Sempre von Clausewitz sostiene che la testa di una colonna potesse percorrere 25 km. in 8 ore: se la colonna consisteva complessivamente di 4 divisioni più un contingente di cavalleria, di fatto l’ultima unità sarebbe arrivata a destinazione circa 5 ore dopo la prima, portando la giornata di marcia a complessive 13 ore. Queste, più o meno, le lunghezze occupate da una colonna una compagnia di artiglieria e i suoi trasporti: circa 200 metri una brigata di fanteria e i suoi trasporti: circa 500 metri una brigata di cavalleria e i suoi trasporti: circa 1.500 metri una divisione di fanteria (5.000 uomini) e i suoi trasporti: 3.500 metri un corpo d’armata (25.000 uomini) e le sue salmerie: 25 kilometri Ma adesso è facile fare questi conti: in epoca napoleonica non esisteva un sistema metrico univoco, ogni paese ne aveva uno proprio e anche più d’uno. un miglio autriaco corrispondeva a 7586,45 metri un miglio inglese (come oggi) a 1.609.31 metri una vesta russa a 1.076 metri una lega francese a 4.444.45 metri. Una delle più famose marce dell’epoca napoleonica, ad esempio, fu quella compiuta dalla “Light Brigade” per raggiungere Talavera: “62 miglia (100 kilometri) in 26 ore”: in realtà furono circa 75 kilometri (comunque un’impresa) e l’errore dovuto alla confusione con le diverse “leghe” in uso in Spagna, addirittura 4: la più corta di 4.203 metri e la più lunga di 6.774 metri.

In epoca napoleonica non esisteva un sistema metrico univoco, ogni paese ne aveva uno proprio e anche più d’uno:

  • un miglio autriaco corrispondeva a 7586,45 metri 
  • un miglio inglese (come oggi) a 1.609,31 metri 
  • una vesta russa a 1.076 metri una lega francese a 4.444,45 metri.