7. Il 137ème régiment d’infanterie de ligne

Nel 1812 vengono create le coorti dipartimentali della Guardia Nazionale. Si tratta di una articolazione di truppe di riserva destinate a garantire la difesa nazionale in previsione dell’inizio della guerra con la Russia. Tutti gli uomini validi sono inseriti in tre fasce d’età. Appartengono al 1° bando gli uomini dai 20 ai 26 anni non richiamati, delle ultime sei classi di coscrizione già oggetto di leva. Il 2° bando riguarda la fascia di età fino ai 40 anni. Il 3° bando o arrière-ban, copre la fascia d’età dai 40 ai 60 anni. Con decreto del 13 marzo 1812 vengono create 88 coorti, mediante chiamata dal 1° bando. Tra le coorti del primo bando viene creata l’86a, costituita nei dipartimenti di Arno, Mediterraneo ed Ombrone1. A seguito del disastro in Russia l’Armée ha bisogno di truppe da impiegare nella campagna di Germania. Quindi, per questa ragione, con un Sénatus-consulte dell’11 gennaio 18132, le coorti vengono irreggimentate e trasformate in fanteria di linea.

L’86a Coorte, con la forza di 600 uomini del dipartimento dell’Arno, 217 del dipartimento del Mediterraneo e 171 del Dipartimento dell’Ombrone, entra a far parte del 137ème  régiment d’infanterie de ligne. Le altre 3 coorti che unendosi alla 86a creano il nuovo reggimento sono la 2a che è levata nei dipartimenti di Roma e del Trasimeno, la 84a dei dipartimenti degli Appennini e del Taro e la 85a dei dipartimenti di Genova e di Montenotte. In tutto 3.752 uomini, che sono richiamati sotto l’aquila del 137° reggimento di fanteria di linea3. Il 10 febbraio 1813 il 137ème fa parte della Brigata Ficatier nella 3a divisione del corpo d’osservazione d’Italia4. Poi il reggimento prende la strada della Germania e viene inserito nella brigata Leclerc, 14a divisione, del XII corpo del maresciallo Oudinot. Il deposito del reggimento rimane invece a Verona. Al 25 aprile 1813 i 4 battaglioni del 137ème facenti parte della 14a divisione hanno una forza complessiva di 3.092 effettivi5. Il 3 maggio 1813, nel deposito francese di Magdeburgo, il 137ème régiment d’infanterie de ligne riceve la propria aquila6.

 

Il 20 ed il 21 maggio 1813 il reggimento combatte con onore a Bautzen, dove perde circa un terzo degli effettivi7 e riporta la morte od il ferimento di ben 28 ufficiali8. Al riguardo, l’Ufficio Storico del Comando del Corpo di Stato Maggiore italiano indica le perdite del 137éme a Bautzen in 217 morti, 521 feriti e 400 scomparsi, per totali 1.138 uomini di tutti i gradi9. La ragione di queste altissime perdite è probabilmente attribuibile alla circostanza che, durante la battaglia, il 137ème si trova a combattere contro le migliori unità avversarie. Il reggimento è infatti schierato assieme al resto della sua divisione all’estrema ala destra e si trova a fronteggiare la fanteria e la cavalleria leggera della guardia imperiale russa, appoggiate da due ulteriori brigate di cavalleria russa10. Il 28 maggio il reggimento conquista alla baionetta il villaggio di Hoyerwerda e perde in quella occasione altri 7 ufficiali11. Il 17 giugno del 1813 con decreto imperiale il reggimento è ridotto a 3 battaglioni, gli uomini del quarto sono perciò ridistribuiti per rimpinguare i primi tre. I quadri del 4° battaglione sono rimandati in Italia per ricevere i nuovi coscritti e formare una nuova unità a forza piena12. Il 15 agosto 1813 il 137ème fa sempre parte della 14a divisione, a sua volta inserita nel XII corpo comandato dal maresciallo Oudinot. A questa data il reggimento è organizzato in 3 soli battaglioni, per un totale di 1.836 uomini, con unacompagnia di 91 uomini in marcia di trasferimento13. Il 23 agosto 1813 il 137ème è a Gross-Beeren ed il 6 settembre combatte a Juterbock, dove perde ben 21 ufficiali tra morti e feriti. Combatte poi il 24 settembre a Wartenbourg, il 16-19 ottobre a Lipsia e il 29 e 30 ottobre 1813 ad Hanau14. Dopo questi sanguinosissimi eventi il 137ème va a Magonza e lì resiste fino al 17 aprile 1814, data alla quale depone le armi. Nel frattempo i quadri del 4° battaglione ed il battaglione di deposito, trasformato in battaglione di guerra, danno vita ad un altro 137ème che, facente parte dell’Armée d’Italie, èpresente nel nord dell’Italia invaso dagli austriaci fino alla fine delle ostilità15. Il reggimento è ufficialmente sciolto il 12 maggio 181416.

 

1 Cfr. FRASCA, Reclutamento e ……, op. cit., pp. 140-141.

2 Cfr. BOWDEN, Napoleons’s…., op. cit., p. 23 e p. 350.

3 Cfr. FIEFFIÉ, Histoire des…, op. cit., vol. II, p. 198 e FRASCA, Reclutamento e …, op. cit., p. 141.

4 Cfr. NAFZIGER, Lutzen e Bautzen…., op. cit., p. 306.

5 Cfr. NAFZIGER, Lutzen e Bautzen…., op. cit., p. 317 e p. 331 e BOWDEN, Napoleons’s…., op. cit., pp. 226-227.

6 Cfr. SMITH, Napoleon’s…, op. cit., p. 176.

7 Cfr. DE LAUGIER, Fasti e…, op. cit., vol. 12, pp. 261-262; il De Laugier cita confonde spesso, ed anche in queste due pagine, il numero del 137ème con quello del 135ème, ma l’episodio di Bautzen in questione è sicuramente da attribuire al 137ème, che è schierato con Oudinot all’estremità dell’ala destra francese. Il Giorgetti segue il De Laugier nell’errore, ed anche lui chiama il reggimento costituito con le coorti italiane 135ème invece che 137ème; cfr. GIORGETTI, Le armi…., op. cit., vol. II, pp. 461-462 e 510-511; dell’errore di attribuzione del numero regimentale del 137ème si era già accorta la Arzilli, cfr. ARZILLI, I reggimenti…., op. cit., pp. 803-804.

8 Cfr. MARTINIEN, Tableaux…, op. cit. p. 366.

9 Cfr. Gli italiani in Germania, op. cit., p. 170.

10 Cfr. NAFZIGER, Lutzen e Bautzen…., op. cit., pp. 226-227 e pp. 337-341.

11 Cfr. DE LAUGIER, Fasti e…, op. cit., vol. 12, p. 268 e MARTINIEN, Tableaux…, op. cit. p. 366.

12 Cfr. ARZILLI, I reggimenti…., op. cit., pp. 803-804.

13 Cfr. BOWDEN, Napoleons’s…., op. cit., pp. 269-271.

14 Cfr. MARTINIEN,  Tableaux…, op. cit. p. 367.

15 Cfr. ARZILLI, reggimenti…., op. cit., p. 804.

16 Cfr. SMITH, Napoleon’s…, op. cit., p. 176.

Il brano sopra citato è tratto da: Gianni Doni “CENNI SUI MILITARI TOSCANI NELLA GRANDE ARMÉE” in: Partire, Partirò, Partir bisogna. Ed. Polistampa, Firenze 2009.