2010
Waterloo

 

 

2010

Il 2009, se ricordate, ci aveva consegnato  un’attività più vicina alle tattiche ed ai regolamenti di fanteria dell’epoca, e campi meno vacanzieri e più militari ”, per citare le esatte parole di un anno fa. I 4 bicentenari di quell’anno avevano ampiamente fornito una conferma di questa tendenza. Tendenza non confermata, o confermata solo in parte nel 2010. Non desideriamo dare giudizi di merito, ma si sta ponendo sempre più pressante l’alternativa tra ”grossi” eventi internazionali ( e quindi costosi in termini, se non altro, di tempo) con un importante background storico, ed eventi nazionali spesso con riferimenti storici alquanto labili,ma soprattutto, governati dalle esigenze degli sponsor locali. L’ alternativa non tanto o solo ideologica. E’ una alternativa vera di risorse, umane e materiali, individuali e collettive. Difficile, o meglio, impossibile, partecipare con una rappresentativa numericamente qualificata a tutti gli eventi programmati. Nel 2010 , nel Nord Italia, da ovest  Cherasco  a est Porcia  non ci sono stati meno di 10 eventi tra aprile e settembre! Il reenactment napoleonico in Italia sta diventando come il medioevale? Ogni città, paese o borgo che scopre un precedente dell’epoca si precipita ad organizzare il ”proprio” evento, a fini soprattutto turistici? Magari a scapito della qualità storica e rievocativa? Manteniamo i punti interrogativi, ma la riflessione si impone. E non solo per il 113ème. Il Reggimento e’ stato presente a undici eventi. Un record. Montereau,Verona, Porcia, Cherasco, Rustigazzo, Marengo,Waterloo, Bedollo, Lipsia, Peschiera, Austerlitz. Ma a Monterau eravamo cinque, a Waterloo ventiquattro, ad Austerlitz una decina. Sarebbe più utile concentrare gli sforzi su un numero minore di eventi, oppure e’ migliore politica dar modo a tutti di andare, anche in tre, a divertirsi dove si vuole? Ancora punto interrogativo. Ma una sintesi e’ opportuna, o addirittura necessaria. Comunque non si puo’ dire che nel 2010 non ci siamo impegnati!! Waterloo, prova generale del 2015, e’ stata una grande e bella manifestazione. Ancora una volta. Il fascino del luogo ha fatto aggio sulla parte ”sponsorizzata” (tribune, spettatori, televisioni in giro per i campi ecc. ecc). In più il 113ème , terzo plotone di un battaglione formato da italiani, ha ottimamente manovrato in ordine chiuso ed in ordine aperto. Ormai il Reggimento, nel quale anche le reclute sono gia’ veterani, teme pochi confronti quanto a conoscenza della manovra di plotone e di battaglione per non dire della marzialita’ e dell’estetica. La belle foto ne sono valida testimonianza. Certo, ci vuole la motivazione!! In qualche altra occasione (e si tace per non offendere gli organizzatori) siamo stati pi’ indotti a farci una birra al bar del paese che a fare la guardia alle tende!!! Austerlitz, quest’anno, ci ha veramente messo alla prova. Meno 12 gradi sul campo di battaglia sono duri da sopportare. Ma, come diceva l’Imperatore, la prima virtu’ del soldato e’ la sopportazione della fatica e delle privazioni. Il coraggio viene solo secondo. Almeno la prima l’abbiamo esercitata!! Ed anche in questa occasione, il 113ème ha dato ottima dimostrazione di capacita’ di manovra ” en tirailleurs ”. Ci siamo guadagnati ancora stima ed apprezzamento. Degli eventi italiani e’ giusto citare almeno Porcia, Marengo e Cherasco. La prima e’ ormai una tradizione dove i nostri fucilieri e granatieri sono di casa. Non un ” grande ” evento, ma sicuramente ” onesto ” dal punto di vista storico ed accattivante come occasione per ritrovare i soliti vecchi amici. Marengo e’ la battaglia piu’ importante, o, almeno, piu’ famosa, sul territorio italiano. Finalmente l’intensa attività della 59ème ha dato i suoi frutti e si e’ ricominciato, dopo dieci anni, ad onorare nuovamente quel cruciale giorno del giugno del 1800. Il Museo e’ stato rinnovato e riorganizzato ed ora e’ veramente molto, molto interessante. Le autorita’ locali sponsorizzano convintamente l’evento, facilitandone l’organizzazione e lo svolgimento. Il 2010 ha posto le premesse per fare di Marengo, con Waterloo ed Austerliz, uno dei tre eventi europei fondamentali nel reenactment napoleonico. La positiva volontà delle istituzioni locali, in questo caso una Fondazione, hanno fatto si che anche Cherasco riuscisse un ottimo evento, dal punto di vista sia organizzativo, che ” celebrativo ”. C’è stato spazio per i reenactors con la battaglia del sabato in un affascinante bosco, senza pubblico, e spazio per la città con la battaglia nel centro storico. Nei due casi abbiamo avuto l’esempio di come si possa far bene. Intelligentemente coniugando un compito di ” facilitazione ” delle Autorità locali, quindi assolutamente non ” invasivo ”, a quello di organizzatori che conoscono assai bene ” il mestiere delle armi ”,dando origine ad eventi storicamente verosimili e ”divertenti ”. Il dibattito è aperto. A cominciare dal calendario 2011.