2007
Malojaroslavets

Malojaroslavets 2007

150 chilometri a sud-ovest di Mosca. Vecchia provincia Russa. Periferia dell’Impero.
Ma è la battaglia degli Italiani!!!
Così è conosciuta nell’epopea napoleonica per il valore dimostrato dalla divisione Pino e dalla Guardia Reale, quando il 4° Corpo di Eugenio si lanciò contro forze russe enormemente superiori per aprire la strada alla drammatica ritirata della Grande Armèe.
E allora gli organizzatori Russi (ancora il nostro amico Oleg Sokolov) hanno fortemente voluto la partecipazione degli Italiani.
Ed il Battaglione ha portato 34 moschetti in Russia!!
Le sensazioni sono ancora recenti e molto forti. Difficile riordinarle.
Intanto senza coloro che sono impazziti tra consolati e linee aeree per tutti i permessi necessari, non ci saremmo potuti muovere. Grazie pubblicamente!!!
Ed anche in verità ai corrispondenti russi che di là, ed al nostro arrivo, ci hanno dato una grossa mano.
Un impazzimento ed anche un bello stress (la dogana di Sceremetejevo? Chi se la dimentica?), ma sicuramente ne è valsa la pena.
Non solo per l’evento ,eclatante in tutti i suoi aspetti, ma anche per la parte turistico-antropologica.
Abbiamo visto un pezzo di Russia che non è sulle guide. La cerimonia al monumento ai caduti, con le scolaresche che deponevano fiori, le autorità che hanno parlato in rigorosissimo ordine gerarchico, i pope con i loro imponenti paramenti, noi in quadrato ad assistere, è stata un’esperienza che assai difficilmente potremo ripetere, se non tornando là o a Borodino nel ’12.
Accoglienza di grandissimo riguardo e generosità. Qualche volta ci siamo sentiti quasi in imbarazzo. Senza contare il posto d’onore riservatoci nell’ordine di battaglia.
E la battaglia è stata memorabile. Il generale Sokolov ha sfoderato tutto il suo carisma, infondendo all’esercito ancor più entusiasmo e slancio di quanto già ne avesse.
Appoggiati da una poderosa batteria da 8 libbre bavarese, ci siamo lanciati all’attacco prendendo, perdendo e riprendendo Malojaroslavets (eccezionalmente ricostruita) più volte.
Tra le esplosioni (vere) delle isbe , le fiamme (vere) degli incendi abbiamo tenuto il paese contro le cariche dei cosacchi e dei dragoni russi. La nostra cavalleria, nella quale si sono particolarmente distinti i Cavalleggeri Napoletani, ha più volte controcaricato consentendoci di disimpegnarci.
Abbiamo respinto in un furioso (davvero) corpo a corpo l’ultimo attacco russo, per attestarci tra le macerie di Malojaroslavets, ormai definitivamente nelle nostre mani.
Quando il nostro Generale ha galoppato sventolando il bicorno lungo la linea dei reparti vittoriosi,
l’entusiasmo non ha più avuto freno!!!
Vive l’Empereur!! Vive l’Empereur!!!
Battaglione Italiano!! Nemini Parcetur!!!
Centotredicesimo!!! Etruria!
Un cuore per emozionarsi ed un cervello per ricordare.