1998

 Malta

1998

Il 1998 è Malta!La spedizione più lunga fino ad oggi. Chi 5 giorni e chi una settimana.

Ci accorgemmo allora che siamo troppo “civili” per essere a lungo verosimili.

Nonostante l’acquartieramento dopo tutto confortevole e l’abbondanza d’acqua, il caldo torrido e le marce faticosissime ci avevano avvicinato alla verità delle “privazioni”, di cui altrove abbiamo detto.Difficilmente sopportabili a lungo per un uomo (o una donna) del XXI secolo.

Ma l’esperienza fu decisamente insolita, nuova e particolarmente “colorita”.

A cominciare dall’imbarco a Linate ( splendidamente organizzato da Enrico Tettamanti) in divisa , in colonna per due al check in. Non credo che nessuno abbia davvero capito chi eravamo e cosa andavamo a fare. Fino all’arrivo al Forte di Sant’Elmo così pieno di Storia, soprattutto per noi Italiani e Toscani.

A proposito. Grande commozione nella Chiesa dei Cavalieri (fase turistica) di fronte alle tante tombe di famiglie nobili senesi e alla cappella dei Medici.

E poi la piccola (e pericolosissima!!) traversata del Porto, lo sbarco e la battaglia nei giardini della città.

Erano aggregati a noi 3 o 4 francesi (veri camarades, splendidi) che si erano portati dietro dalle campagne della Normandia ogni ben di dio di cui anche noi godemmo. Vino, formaggi, salami.

Una festa. Bisogna ricordare che il reggimento, in quel momento, era in piena fase mistico-storico-goliardica.

Un mix esplosivo (e divertente, molto) nei lunghi giorni, e notti, di coesistenza non troppo pacifica.

Ma Malta è soprattutto da ricordare per il generoso tentativo, ahimé fallito, di dare al “Giuoco” un ritmo, un’organizzazione, una struttura il più vicino possibile alla realtà.

Quindi: Stato Maggiore, ordini scritti, turni di guardia, appello della camerata, servizi e corvèe, ordine di battaglia.

Tutte cose bellissime ed utili a rendere il Giuoco più affascinante.

Ma forse, nel 1998, non eravamo ancora così pienamente convinti e collaborativi.

Di tutto comunque, il più fallimentare fu il tentativo di Stato Maggiore. I grognards, bene o male, si dettero da fare.

Il 113ème dette poi il meglio di sé trasformato in banda di ribelli e pirati per la battaglia di Mdina.

Una vocazione sopita a fatica che, quando può riemergere, dà risultati strepitosi!!

Ricordammo con vera e profonda commozione, con rigore militare, e cerimonia marziale il nostro caro Leo. Volteggiatore della prima ora.