Ufficiali, Sottoufficiali e Soldati che ci hanno lasciato

Leonardo Fortuna

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Leonardo (arruolato nel 113ème nel 1995- matricola 003 .. uno dei fondatori) era una persona di cui era difficile non essere amici. La sua bontà e capacità comunicativa della propria vitalità e del proprio entusiasmo era contagiosa. Il suo interesse per la storia datava dai primi anni dell’università e la fondazione della seconda associazione di modellismo e wargame italiana può essere datata al 1970. Di quegli anni fu la faticosa e complicata pubblicazione su ciclostile del Bollettino dell’AFBIS, seguita dopo qualche tempo da Modellismo Militare e poi dal più longevo Modelli Militari,mentre l’Associazione cresceva fino ad un centinaio di membri e dava l’esempio al successivo proliferare associazionistico su tutto il territorio nazionale. All’inizio, studenti senza soldi, decidemmo di dividerci le principali epoche storiche per comprare libri da mettere poi in comune. A lui toccò il 1600,che a quei tempi in cui in Italia arrivava solo Wargamer’s Newsletter e Military Modelling, voleva dire Guerra Civile Inglese, ma passò presto al periodo napoleonico. Cinquecento volumi delle sua biblioteca sono stati donati a quella dell’AFBIS. Anche quando gli impegni di lavoro (una farmacia) e di famiglia (6 figli,di cui una adottata,più 3 affiliati) diventarono schiaccianti, la sua presenza, i suoi soldatini ed il suo “Transit” erano sempre disponibili. Il 1993 aggiunse ai nostri interessi la rievocazione storica.Recatisi da turisti in canadese a Borodino, tornammo con un pacco di foto che facemmo girare. Ci facemmo una uniforme da farmacista ed una da chirurgo francesi e l’anno successivo andammo a Lipsia, incontrando i primi italiani,Becchio,Lorenzetti ed altri. Le nuove foto ed una mostra di modellismo in cui incontrammo i vecchi amici senesi,che erano stati a Waterloo nel 1990, furono le scintille che portarono alla decisione di fondare il 113ème. Leonardo era naturalmente fra i più entusiasti (lo eravamo tutti), e non mancò quasi nessuna delle successive uscite del reggimento,arruolando dopo poco anche il figlio Aldo. Due giorni prima dell’infarto che nel 1997 ce lo tolse troppo presto, eravamo a casa del Mascelli a “fare cartucce”.

 P.C.


Marco Michelini

marco1Marco (arruolato nel 113ème nel 2001 – matricola 030) era un ragazzo solare, amava la vita e gli amici per i quali era sempre disponibile. Amava tutta la musica; spaziava da Puccini ai Manowar e aveva fatto parte di molte bands con il suo basso. Aveva smesso di studiare in quarta liceo e dopo aver fatto il militare in marina ha cominciato a lavorare come idraulico (o “trombaio” come si dice dalle nostre parti).

Da molti anni le sue vere passioni erano le rievocazioni storiche; insegnava scherma medievale e partecipava a numerose manifestazioni sia medievali che napoleoniche. Conosceva tutta la storia dal medioevo alla morte di Napoleone.

Ultimamente si era iscritto ad un corso di vela perché si sentiva parte integrante del mare. Amava tutta la natura ma la sua vera identità la trovava in sella alla sua rombante Harley Davidson e faceva parte del gruppo degli Independents di Castiglioncello (LI).

Nel 1992, Marco aveva 13 anni, suo padre Alberto comprò un Road King e da allora per Marco l’Harley divenne una vera e propria passione. All’età di 21 anni decise di vendere la sua auto e comprò uno Sportster 1200cc nero, che noi tutti chiamavamo “il cancello”. Nel marzo del 2005 cambiò “il cancello” con una Harley più nuova e più potente: un Softail 1550cc. Purtroppo il 27 maggio del 2005 alle 19:40 il suo viaggio finì proprio in sella alla sua amata moto; un auto gli tagliò improvvisamente la strada.

Marco per la sua grandezza di animo e in tutta la sua breve esistenza, ha lasciato a tutti noi una grande eredità di amore e per questo noi tutti siamo fieri di averlo conosciuto.

Tratto dal sito dedicato a Marco ( http://www.figliodelvento.org )


Alessandro Dardi

Alessandro arruolato nel 2005 con matricola 056 a Sarzana (che fu la prima esperienza per molti altri toscani del Reggimento) quando cessò l’attività per motivi di salute, nel 2015, aveva 45 campagne, 77 giorni, 10 anni di attività e 142 “meriti”.
Le aveva fatte tutte in quegli anni: da Austerlitz a Malorajoslavetz, a Medina de Rio Seco a Montereau a Lipsia.
Ma è più bello ricordarlo nelle occasioni più prossime, quando ci seguiva col camper (sua vera e grande passione) con la Marisa e la mattina, inesorabilmente, tutti da Alessandro a prendere il caffè nel camper.

Era come in famiglia.

E Alessandro, forse più di tanti di noi, considerava il Reggimento la sua “famiglia allargata”.
Ci volle più volte a casa sua, a vedere le sue collezioni di uniformi e ad assaggiare la spettacolare  cucina della Marisa.
Compagno sincero, affettuoso, senza alcun retropensiero, mai, faceva del dovere un punto personale di impegno, anche a costo di fatiche (la salita di Sarzanello !!) non sempre adeguate all’anagrafe.
Scorrendo le foto degli eventi lo troviamo spesso, sorridente ed evidentemente felice del suo ruolo che rappresentava con dedizione ed amore.

                                                                                                                                                     In memoria.