3. Storia del 113ème régiment d’infanterie de ligne

Il 113ème régiment d’infanterie de ligne è la più grande unità formata da toscani che presta servizio nell’esercito francese. Oltre ai toscani, nell’unità si trovano inizialmente anche dei parmensi, che hanno seguito i Borbone Parma in Toscana al momento della formazione del regno di Etruria. Successivamente verranno inseriti nei suoi ranghi anche dei coscritti provenienti dai dipartimenti laziali e, nelle convulse fasi finali della campagna di Francia, anche dei coscritti francesi. Ciò nonostante, la maggior parte del reggimento si mantiene costantemente toscano. Il reggimento si trova ininterrottamente in zona di operazioni per tutto il periodo dell’annessione, anche schierando i suoi battaglioni contemporaneamente su più fronti diversi. La storia di questa unità viene qui riassunta per ragioni di spazio in forma sintetica, attingendo dalle già citate fonti e affrontando solo gli avvenimenti principali o maggiormente significativi. Il primo comandante francese del reggimento è, a far data dal 15 gennaio 1808, il maggiore a titolo provvisorio Claude Joseph Pelécier1. Al Pelécier viene affidato il reggimento in ragione delle sue capacità, al fine di riaddestrare e riorganizzare l’unità secondo il modello francese. Una volta insediatosi il colonnello  comandante, il Pelécier rimane quale maggiore del reggimento, continuando così a prestare la sua opera, anche se i rapporti con il titolare non sembra siano stati dei migliori2. Il secondo comandante, con decorrenza 28 ottobre 1808 è il fiorentino Roberto Capponi3. Al Capponi succede il 5 maggio 1812 il piemontese Alessandro Martini4. Come ultimo colonnello titolare troviamo il francese Frédéric Armand Thibault che assume il comando l’8 gennaio 1814 e che guida il reggimento nelle ultime disperate fasi della campagna di Francia5. Complessivamente, nei 7 anni di vita di questa unità, passano nei ruoli reggimentali 227 ufficiali e 10.276 sottufficiali e soldati6.

1  Cfr. QUINTIN, Dictionnaire…op. cit. p. 672.

2 Cfr. CHALMIN, La transformation…op. cit., pp. 516-518, 524-527 e p. 530.

3 Il Capponi è comandante dal 28 ottobre 1808 al 30 ottobre 1811, data alla quale lascia il servizio attivo; cfr. QUINTIN, Dictionnaire…op. cit. p. 172.

4 Martini arriva al 113ème con il grado di maggiore il 5 dicembre 1809 e ne diventa il comandante in capo, con il grado di colonnello, in data 5 maggio 1812; fatto prigioniero a seguito della capitolazione di Danzica il 2 gennaio 1814, è sostituito ufficialmente al comando del 113ème da Thibault a far data dall’8 gennaio 1814; cfr. QUINTIN, Dictionnaire…op. cit. p. 586.

5 Cfr. QUINTIN, Dictionnaire…op. cit. p. 829.

6 Cfr. CHALMIN, La transformation…op. cit. pp. p. 531; il libro matricola ha come ultima iscrizione nel gennaio 1814 il n. 10.276; se ve ne sono state altre successive e non formalizzate, se ne è persa traccia.

Il brano sopra ‘CENNI SUI MILITARI TOSCANI NELLA GRANDE ARMÉE’ di Gianni Doni, é tratto dal volume “Partire, partiró, partir bisogna”, Ed. Polistampa di prossima pubblicazione.